Che cosa succede qualora uno dei soci di una SRL decida di cedere la nuda proprietà della sua quota, rimanendo usufruttuario?
Ebbene, come usufruttuario tale soggetto potrebbe sia partecipare agli utili che mantenere il diritto di voto, seppur non rivestendo (ufficialmente) la qualità di socio. Questo significa che tale soggetto potrebbe anche rivestire la carica di amministratore ed esercitare varie attività all’interno dell’azione, senza essere qualificato come socio/lavoratore. Tuttavia, sul punto, dobbiamo notare come l’INPS si sia espressa per quanto riguarda l’obbligo della doppia iscrizione INPS per il nudo proprietario che presta attività lavorativa nella società. Con la circolare n.32 del 15/02/1999 l’INPS afferma che:
“La concessione della quota societaria in usufrutto, viceversa, non fa venir meno l’obbligo contributivo per il nudo proprietario che continui a svolgere la sua attività nella società”.
circolare n.32 del 15/02/1999
Tuttavia, l’istituto nulla ha affermato per quanto riguarda la posizione dell’usufruttuario che presta attività lavorativa per la società. Ad avviso dello scrivente si ritiene che l’INPS possa far valere il principio della sostanza sulla forma ed assoggettare comunque l’usufruttuario lavoratore alla gestione commercianti INPS.