Un trustee non indipendente rispetto al disponente e “l’invadenza” del disponente nella “gestione” del trust, sono indici che posso indurre a valutare il trust non come un patrimonio separato rispetto al disponente, ma come una struttura interposta, finalizzata a realizzare una intestazione fittizia dei beni in capo al trustee, senza che questi ne divenga l’effettivo proprietario. E’ quanto emerge dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n.61/E del 27/12/2010.