La riforma degli incentivi per le imprese li rende mirati e destinati, prevalentemente, a nuovi insediamenti nelle aree depresse del Paese, quelli con un tasso di disoccupazione superiore al 20%. I settori incentivati saranno quelli delle tecnologie innovative, dell’intelligenza artificiale, dell’elettronica, dell’informatica, della robotica e automazione, della ricerca per innovazione e sviluppo, della transizione ecologica e della salvaguardia dell’ambiente. Rilancio anche dei distretti industriali che valorizzino la complementarietà delle imprese situate nel medesimo territorio in relazione alle specificità del caso.