Dal Codice deontologico approvato dal Consiglio nazionale dei commercialisti ed ora in consultazione fino al 10 marzo 2024 si legge della censura alle prestazioni gratuite. Il professionista deve informare il cliente, in forma scritta, del grado di complessità dell’incarico che gli viene affidato e del compenso “adeguato” indicato in un preventivo di massima. Il professionista non può «proporre o pubblicizzare, con qualsiasi mezzo, anche tramite social networks “prestazioni professionali gratuite o a prezzi simbolici”.