I contenuti del Decreto del Fare in sintesi: meno poteri a Equitalia su case e capannoni, più credito alle imprese per investire, bollette meno care per tutti e multe ai funzionari pubblici per ogni giorno di ritardo in atti e procedure. Alcuni punti in dettaglio: stop alla pignorabilità della prima casa non di lusso, quindi sono escluse le abitazioni di categoria A1 – A8 – A9; capannoni, botteghe, macchinari e tutti i beni strumentali che l’imprenditore utilizza per svolgere la sua attività, saranno pignorabili solo per un quinto, quando il presumibile valore di realizzo degli altri beni rinvenuti dall’ufficiale esattoriale o indicati dal debitore non basta a soddisfare il credito; per decadere dal piano di rateizzazione delle somme iscritte a ruolo, il limite di pagamenti non effettuati passa dai 2 consecutivi attuali a un massimo di 8, da considerare però nell’arco dell’intero piano di dilazione; in materia di pignoramento del quinto dello stipendio o della pensione non potrà più essere toccato l’ultimo emolumento o l’ultima pensione accreditati al debitore; la rateazione è estesa a 120 mesi; dal 30 settembre 2013 scomparirà l’aggio (che oggi può arrivare fino all’8% della cartella).