I contribuenti che non hanno provveduto ad effettuare il versamento delle imposte derivanti da UNICO con la maggiorazione dello 0,40% o delle altre imposte in scadenza lo scorso 20 agosto, possono sanare la propria posizione ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso che permette di ridurre l’ordinaria sanzione del 30%. Tre sono i tipi di ravvedimento: quello “sprint”, che a cui si può ricorrere entro 14 giorni dalla scadenza applicando la sanzione dello 0,2% per ciascun giorno di ritardo; quello “breve”, che va effettuato dal 15° al 30° giorno successivo, con sanzione del 3% fisso; quello “lungo”, che va effettuato entro il termine di presentazione della dichiarazione successiva per le imposte derivanti dalle dichiarazioni annuali oppure entro un anno per le imposte non derivanti da dichiarazioni annuali, con sanzione del 3,75%. Sono in ogni caso dovuti gli interessi legali del 2,5% su base annua.