La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25983 del 20 novembre 2013, sancisce la legittimità dell’accertamento da studi di settore fatto al professionista dipendente part-time. Secondo i giudici “la procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema unitario che non si colloca all’interno della procedura di accertamento, ma la affianca, essendo indipendente dall’analisi dei risultati delle scritture contabili, la cui regolarità, per i contribuenti in contabilità semplificata, non impedisce l’applicabilità dello standard, né costituisce una valida prova contraria, laddove, per i contribuenti in contabilità ordinaria, l’irregolarità della stessa costituisce esclusivamente condizione per la legittima attivazione della procedura standardizzata”. L’esito del contraddittorio non limita l’impugnabilità dell’accertamento: il giudice tributario può liberamente valutare sia l’applicabilità degli standards al caso concreto (prova a carico dell’ente impositore), sia la controprova del contribuente.