Le persone fisiche e le società di persone che non hanno pagato lunedì scorso il secondo acconto dell’Irpef, dell’Ivie, dell’Ivafe, della cedolare secca, dell’Irap o dell’imposta sostitutiva dei minimi, possono sanare l’omesso versamento avvalendosi del ravvedimento operoso. Per i soggetti Ires, che invece hanno già pagato la seconda rata dell’acconto Ires e Irap riferendosi alle vecchie percentuali, l’integrazione dell’acconto al 102,5% potrà essere effettuata entro il 10 dicembre 2013 senza dover pagare alcuna sanzione o interesse a titolo di ravvedimento.