La Corte di Cassazione con sentenza n.32899/10, attesta che l’imprenditore in stato di grave crisi aziendale irreversibile ha il dovere di chiederne il fallimento. Diversamente rischia la bancarotta semplice. E’ errato continuare a perseverare su di un’attività improduttiva, potrebbe essere vista come una “macchinazione” e quindi passibile della condanna per bancarotta.