Andata a regime la versione definitiva del decreto lavoro con la pubblicazione sulla GU di ieri, sono in vigore da oggi le nuove norme. Riepilogando, il decreto interessa le seguenti fattispecie lavorative: acausalità dei contratti a termine, obbligo di conferma degli apprendisti solo per le aziende con almeno 50 dipendenti, decontribuzione del 35% in caso di applicazione di contratti di solidarietà difensivi assistiti da Cigs con riduzione dell’orario superiore al 20%, smaterializzazione del documento unico di regolarità contributiva. Circa il durc, l’attuazione non sarà completamente immediata, necessita delle modalità applicative che andranno definite da un decreto ministeriale, così come i criteri per la riduzione contributiva collegata ai contratti di solidarietà. Sono in vigore, invece, i contratti a tempo determinato senza causale nell’arco di 36 mesi comprensivi di eventuali proroghe (massimo cinque). Riguardo l’apprendistato professionalizzante le Regioni hanno 45 giorni per indicare al datore di lavoro le modalità di svolgimento della formazione pubblica per gli assunti, trascorsi i quali, l’impresa non avrà alcun obbligo e non sarà soggetta a sanzioni.