Continuando l’esame delle semplificazioni annunciate dal Governo in conferenza stampa oggi segnaliamo: le prestazioni alberghiere e di somministrazioni di alimenti e bevande acquistate direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista che ne usufruisce; il professionista non dovrà più “riaddebitare” in fattura tali spese al committente e non dovrà più operare la deduzione del relativo ammontare quale componente di costo deducibile dal proprio reddito di lavoro autonomo; nelle società tra professionisti il reddito è imputato a ciascun socio per trasparenza in proporzione alla sua quota di partecipazione agli utili; l’operazione è consentita anche a fini previdenziali e ai fini IRAP: azzerati gli adempimenti per i rimborsi iva fino a 15.000 euro (ora la soglia è di 5.000 euro) e non vengono posti limiti all’ammontare dei rimborsi in favore dei contribuenti “non a rischio” per i quali non è più necessaria la prestazione della garanzia a favore dello Stato.