La presenza di rilevanti anomalie nella situazione reddituale del contribuente legittima le indagini bancarie. E’ questa la conclusione della Ctr Toscana in relazione all’appello di due coniugi che avevano impugnato gli avvisi di accertamento con cui, a seguito di indagini bancarie, erano state complessivamente accertate maggiori imposte e sanzioni per più di 1,5 milioni di euro (sentenza 1567/13/14). La Ctr ha ritenuto che la documentazione, prodotta in appello, non fosse né idonea né sufficiente a superare la presunzione iuris tantum, prevista dall’articolo 32 del Dpr 600/1973, non fornendo gli elementi di ordine sostanziale che, in modo analitico e specifico, avrebbero dovuto attestare che le operazioni bancarie individuate non producevano imponibile.