La Corte di Cassazione Penale, con sentenza n. 43130/14 depositata il 15 ottobre 2014, ha chiarito che rischia gli arresti domiciliari il commercialista indagato per riciclaggio, anche se è incensurato. Lo stato di incensuratezza, non dimostra automaticamente l’assenza di pericolosità, potendo questa essere rilevata dai comportamenti e dagli atti concreti dell’agente, assunti come specifico elemento significativo per valutare la personalità dell’imputato.