Dalla sentenza della CTR Sardegna n. 283/01/2014 emerge che la concessione di mutui per importi eccedenti il costo di acquisto di immobili con il fine di finanziare gli oneri accessori non rappresenta, da sola, una prova sufficiente a rettificare il valore della compravendita immobiliare. Il caso riguarda una società di persone e soci ai quali l’Ufficio ha contestato un maggior reddito imponibile e maggior Iva dovuta, sulla base della presunta sotto fatturazione di cinque distinte cessioni immobiliari concluse nel corso del 2005. Alcuni presupposti dell’accertamento basavano sull’erogazione dei relativi mutui ipotecari avvenuta per un importo superiore al valore indicato nell’atto di compravendita, cosiderando che gli istituti di credito non concedono finanziamenti superiori all’80% del valore di perizia.