La legge di Stabilità 2015 ha rivisto le norme relative al credito d’imposta per ricerca e sviluppo. Il credito è riconosciuto a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato. Eliminato il limite di fatturato. L’agevolazione riguarda gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuati a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019. I costi agevolabili sono: costi relativi al personale altamente qualificato; quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio con costo unitario non inferiore a 2.000 euro (al netto dell’Iva), nei limiti dell’importo risultante dall’applicazione dei coefficienti di ammortamento; spese relative a contratti di ricerca stipulati con enti di ricerca, organismi equiparati e con altre imprese comprese le start up innovative; spese relative a competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologa, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.