Al debutto il decreto Scuola di Renzi. Sono 25 gli articoli scritti del disegno di legge. Tra le novità di maggior rilievo, la chiamata diretta dei docenti che saranno selezionati direttamente dai presidi attingendo ad albi territoriali, la stabilizzazione dei precari, che scende dalle 148 mila assunzioni iniziali a 100 mila, e il bonus per il merito, per il quale si prevede uno stanziamento di 200 milioni di euro. Il provvedimento parte con l’autonomia scolastica; le istituzioni scolastiche devono quantificare il fabbisogno dei posti in organico in base al progetto didattico che vogliono realizzare e che potrà essere ampliato, utilizzando la fascia di flessibilità oraria, per coprire discipline come la musica, l’arte, le lingue. Per la prima applicazione, si parte dall’anno scolastico 2015-2016. Riguardo le assunzioni, sono assunti a tempo indeterminato e per l’anno 2015/2016 i vincitori del concorso bandito nel 2012 e oggi ancora in attesa; gli iscritti a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento.